E’ davvero arrivato il momento di darsi al giardinaggio, lo vuole la luna e la stagione, ma era anche da piu’ di un anno che si cercava uno spazio urbano per poter dare sfogo alla psicopatologia da metropoli precaria: una sana e terapeutica attivita’ fisica, che ti consente di mettere le mani nella terra. Milano sul serio non offre spazi e c’e’ chi preso dalla impellente necessita’, aveva proposto di picconare i marciapiedi. Finche’ non mi sono imbattuta nel playground. Ci passo davanti tutti i giorni, eppure non ci avevo mai fatto caso, e’ il tipico effetto dell’incarognimento, che ti fa puntare lo sguardo solo sulla punta delle tue scarpe per evitare gli sguardi e le merde che costellano la citta’.
Alla fine ce l’abbiamo fatta e con un manipolo di giardinieri entusiasti abbiamo inaugurato il playground. Il terreno e’ estremamente argilloso, ma con le dovute cure e il compost che presto riusciremo a produrre, contiamo di riuscire a bonificare l’area e renderla un vero e proprio orto. Sono bene accetti anche gli interventi di designer ed esperti in bivacco, per la realizzazione di zone ristoro e dondolamento estivo su amaca.
Ho uploadato un po’ di foto, ma anche Blanquita ne parla sul suo blog.
posto qui anche il testo del volantino:
Playground è il terreno di gioco in una città piena solo di polvere e polverosi discorsi che ci fanno venire la tosse e il naso che
cola.
E’ necessario scavare e infrangere la crosta dura che ricopre relazioni e sogni, come minatori alla ricerca di ciò che è più
prezioso: la possibilità del gioco, di imparare e condividere.
E’ ora di mettere le mani in pasta per ridare voce alla terra incolta che resiste fra i palazzi, per sperimentare l’ebrezza delle economie
dell’abbondanza basate sulla cooperazione e sulla messa in comune. I semi si riproducono e viaggiano senza barriere come fossero files condivisi in una rete p2p.
I frutti e I fiori di un giardino sono molteplici, colorati e si propagano per rizomi.
I rifiuti alimentari si trasformano in concime e terra fertile, profumata come un bosco.
Questo e’ playground, un pozzo di convivio e bivacco, per soggettivita’ radicali, api rumorose, semi in cerca di un terreno fertile su cui radicare.
grandi!
ultrapiù! 🙂